Cari amici di Schiavon,
vi ringrazio tanto, tanto per il vostro simpatico passaggio
dell’otto gennaio, nel mio Ristorante in casa Dal Castel a Carazinho.
Avete visto come vi ammiravo dalla mia posizione? Eravate
veramente un bel gruppo: quelle maglie gialle costituivano un elemento di
unità, ma anche di serenità e di allegria. I vostri visi esprimevano gioia di
vivere, felicità di stare insieme.
Ho pensato: ma guarda cosa sono capaci di fare questi matti di
italiani; hanno, quasi tutti, una età piuttosto avanzata e cosa ti inventano?:
il “Giro ciclistico na Serra Gaucha”! Roba da non credere! Eppure siete
arrivati qua con le vostre bici, avete pedalato in un terreno piuttosto
impegnativo, con una temperatura torrida, portando per le nostre strade un
evento nuovo, inusuale, che ha riscosso una larga ammirazione e un generale
consenso.
Io vi guardavo mentre gustavate il prelibato “churrasco” che
accompagnavate con un bicchiere di buon vino, in un vociare cordiale, denso di
battute canzonatorie.
Partecipavo anche della gioia di mamma e papà che erano riusciti
a creare, ancora una volta, un momento di vita, di spensieratezza in questa
sala destinata agli affetti familiari.
Ancora grazie, cari amici di Schiavon e permettetemi di
esprimere una semplice richiesta: tornate a Carazinho, fermatevi in casa Dal
Castel. Io sto sempre qua e, spero lo abbiate capito, io desidero vivere!
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